Tour de France 2019, confermati Grammont e Merckx – Cronosquadre di 30 km

Prende forma la Grande Partenza del Tour de France 2019. Da tempo annunciata a Bruxelles, in omaggio al primo successo di Eddy Merckx, la prima tappa si terrà sabato 6 luglio ed è sostanzialmente ormai confermato anche il passaggio sul Muro di Grammont, che non sarà decisivo, quanto piuttosto simbolico, visto che si affronterà nella prima parte della tappa. Indiscrezioni poi parzialmente confermate con la presentazione ufficiale avvenuta a metà mattinata.

Partenza prevista dalla Place des Palais, con il tracciato che includerà le province di Brabante, Annonia e Fiandre per tornare poi in periferia della capitale dove sarà posto l’arrivo, più precisamente al Castello di Laeken, residenza ufficiale del re del Belgio. Ci sarà dunque il mitico muro, con una rapida successione con il Bosberg, ma la distanza dall’arrivo sarà inevitabilmente piuttosto elevata (il Muur, come lo chiamo in patria, sarà dopo appena 43 chilometri di corsa contro i 192 complessivi, con un passaggio che si annuncia dunque soprattutto suggestivo, ma senza grandi pretese sportive, a meno di inserire un qualche incentivo specifico, che sarebbe sicuramente una prospettiva interessante.

Per quanto riguarda la seconda frazione, confermata anche qui la cronosquadre già ventilata, mentre la lunghezza viene smentita. Se le indiscrezioni ventilavano un percorso di circa 50 chilometri, l’ufficialità del percorso che i corridori dovranno affrontare, tra il Parco Reale e l’arrivo ai piedi dell’Atomium, lo storico monumento nel parco Heysel di Bruxelles, rivela una distanza complessiva di 28 chilometri.

Previsto entrambi i giorni un passaggio da Woluwe-Saint-Pierre, sobborgo est della capitale, comune dove Eddy Merckx conquistò la sua prima maglia gialla, propio al termine di una cronosquadra, a due passi da dove i suoi genitori gestivano un negozio di generi alimentari e da dove aveva vissuto la sua infanzia, nonché mosso le sue prime pedalate.

Malgrado il clima di forte tensione con ASO, il Cannibale è tornato suoi suoi passi, confermando la sua presenza. “Per rispetto alla citta di Bruxelles e per Christian Prudhomme, con il quale ho sempre avuto una relazione di amicizia – spiega al quotidiano Le Soir – Il resto sarà gestito in privato, ma non posso tirarmi fuori da un evento che mi è in parte dedicato, quando il Tour inoltre festeggerà i cento anni della prima maglia gialla”.

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